PISA ribadisce: primi gli svizzero tedeschi, secondi i romandi e ticinesi ancora una volta ultimi della classe
Se in matematica, lettura e scienze naturali gli allievi svizzeri si difendono più che egregiamente nel confronto internazionale, un’analisi dei risultati a livello nazionale del test PISA 2009 lascia intravvedere differenze, talvolta marcate, tra i vari cantoni.
Alle prove hanno partecipato Ginevra, Giura, Neuchâtel, Vaud, Vallese, Friburgo, Berna, Argovia, Appenzello Esterno, San Gallo, Sciaffusa e Zurigo cui si è aggiunto il Ticino, che ha messo a disposizione 1100 allievi di IV media (nono anno di scuola obbligatoria).
In una nota odierna la Conferenza dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE) mette in guardia tuttavia dal trarre conclusioni affrettate, ossia dalla tendenza a voler distinguere tra buoni e cattivi: sovente, infatti, gli scarti tra i cantoni sono statisticamente poco rilevanti.
In generale, rispetto a PISA 2000, si è verificato una calo degli allievi deboli in lettura (dal 18,3% al 14,8% nel 2009) e un miglioramento delle competenze dei ragazzi “con background migratorio”. Tale flessione è particolarmente netta nella Svizzera tedesca (-5%). Quanto ai figli di immigrati, le differenze sono diminuite in modo statisticamente significativo nella Svizzera tedesca (-23 punti) e in Ticino (-38 punti).
Nella graduatoria, quanto a competenza di lettura, il Ticino si piazza ultimo con 485 punti, su una media nazionale di 502 punti (Svizzera francese 506 e tedesca 502). Stando a una nota del Dipartimento cantonale ticinese dell’educazione, della cultura e dello sport, tale scarto per i ricercatori è di entità ridotta e, in parte, motivato dalla più giovane età degli allievi ticinesi – 15,1 anni in media contro 15,9 anni – rispetto agli allievi degli altri cantoni. La media ticinese è anche inferiore a quella dei Paesi OCSE (493), l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.
I giovani sono particolarmente bravi in matematica. La media nazionale è 539 punti (497 OCSE). Quasi un allievo su quattro può essere considerato molto competente in questa disciplina, indica la CDPE. I Ticinesi sono penultimi con 518 punti, risultato pur sempre superiore alla media internazionale, fa notare il dipartimento diretto dal consigliere di stato Manuele Bertoli.
Circa la competenza in scienze naturali, la media svizzera è di 517 punti (OCSE 501). In questo ambito, il Ticino si piazza terz’ultimo nella graduatoria (493 punti, leggermente sotto la media internazionale). I cantoni della Svizzera tedesca che hanno partecipato all’inchiesta hanno totalizzato 523 punti, quelli romandi 500.
Per quanto riguarda il cantone a Sud delle Alpi, rispetto al 2000 i risultati in lettura confermano una sostanziale stabilità. Sono migliorate invece le competenza in matematica (+9 punti), mentre si è verificata una flessione in scienze naturali (-8 punti).
Uno degli aspetti – già noto in verità – che risalta dai risultati è l’influsso, particolarmente marcato in Svizzera, della condizione sociale sulle prestazioni degli allievi, specie in lettura.
In Ticino tale divario è assai contenuto, mentre è molto più marcato nella Svizzera tedesca e francese. In generale, a Sud delle Alpi “la differenza tra gli allievi più forti e quelli più deboli risulta piuttosto contenuta”, specifica il comunicato del Dipartimento dell’educazione ticinese. I risultati PISA 2009 confermano “il principio integrativo proprio della scuola ticinese”, nonché il posizionamento della Svizzera italiana dopo le due altre regioni linguistiche.
Bertoli ha dichiarato all’ats che l’aspetto integrativo della scuola ticinese è apprezzato dalla popolazione. A suo avviso, le prestazioni inferiori degli allievi ticinesi si possono spiegare anche col carico scolastico non indifferente cui sono sottoposti i ragazzi: tedesco, francese e inglese sono per esempio materie obbligatorie che potrebbero influenzare negativamente le prestazioni in altre discipline.
Articolo di ticinonews.ch, 5 dicembre 2011