Prendiamo un esempio concreto come quello delle scuole elementari del Bertaccio di Lugano, fino a pochi anni fa dotate di ben dieci sezioni e oggi aperta con quattro sezioni, di cui una mista e una di soli dieci allievi. Mantenere una scuola con pochi allievi ha comunque dei costi notevoli (personale di servizio, docenti per pochi alunni). Il problema del calo di alunni in questa scuola non è certamente dovuto allo spopolamento del centro storico di Lugano, visto che nell’attiguo asilo si registra un’alta frequenza di bambini. Il problema sta appunto nell’assenza di una mensa, che facilmente potrebbe essere avviata congiuntamente con quella dell’attiguo asilo o con quella già esistente di altri quartieri vicini. Diamoci da fare, allora, e lavoriamo nella prossima legislatura per incentivare a livello cantonale e comunale l’apertura di mense scolastiche per dare un’opportunità di scelta ai genitori. Ma parallelamente ai problemi delle mense occupiamoci di formazione e dunque apriamo coraggiosamente altre pagine, come quella dei programmi scolastici e della formazione del personale docente.
Articolo Corriere del Ticino, 19 gennaio 2011
di Raffaella Castagnola, candidata del PLRT al Gran Consiglio