Nell’epoca dei social networks e della rete globale la protezione della sfera privata sembra diventata un’utopia; anche per una malintesa comprensione del principio di trasparenza, rendere pubblico tutto quanto ci accade e ci riguarda sembra essere diventato un obbligo morale, che fa calare un’ombra di sospetto su chi preferisce vivere privatamente la propria quotidianità.
Forse sull’onda di questi mutamenti culturali, anche lo Stato sembra farsi sempre meno scrupoli nell’esigere dal cittadino le informazioni più disparate, soprattutto quando può ricavarne un beneficio in termini economici; non è un mistero che il Consiglio federale stia valutando l’abolizione del segreto bancario anche per i cittadini svizzeri.
Questo approccio “invadente” è problematico da un duplice punto di vista. Da un lato la sfera privata del cittadino rischia di erodersi sempre di più, lambendo anche gli ambiti della sfera più intima di ogni persona. Dall’altro lato viene progressivamente messo in discussione il rapporto di reciproca fiducia tra Stato e cittadino, tra i pilastri del modello Svizzera.
L’Associazione Società Civile della Svizzera Italiana ha inteso dare il proprio contributo alla discussione organizzando
martedì 18 novembre 2014, alle 18:00 presso l’Hotel Dante di Lugano
una Conferenza tematica.
Alla Conferenza sono intervenuti i seguenti relatori, affrontando il tema da un punto di vista filosofico, politico- istituzionale e giuridico:
- Prof. Iso Camartin, filosofo e scrittore, già direttore della Divisione culturale della Schweizer Fernsehen (televisione della Svizzera-tedesca)
- Dr. Gerhard Pfister, Consigliere Nazionale ZG, membro delle Commissioni Istituzioni politiche e Politica estera del Consiglio nazionale
- Prof. Marco Bernasconi, già direttore del Centro competenze tributarie della SUPSI e docente all’USI
Qui di seguito potete leggere i discorsi del presidente dell’Associazione Maurizio Agustoni e quello del Consigliere Nazionale Gerhard Pfister.
Saluto Maurizio Agustoni, presidente ASCSI